Concorso di progettazione per il recupero dell’immobile ubicato in Lecce alla via Giuseppe Libertini n. 37, già convento dei Carmelitani Scalzi (Teresiani), già caserma Cimmarrusti, da destinare a residenza universitaria, 2021
Un’installazione artistica “archimbuto” sottolinea l’anonima porta di via Libertini come principale accesso pubblico e semipubblico; un percorso che, all’occorrenza, apre un “varco urbano” e si congiunge con via Basseo, ingresso riservato alle residenze universitarie.
Un dentro/fuori che si specchia nelle vetrate che delimitano i fornici del chiostro, separa la galleria espositiva (semipubblica) e riserva le pertinenze residenziali private (laboratori co-working e amministrativo).
Tra il chiostro e il cortile un foyer/caffetteria introduce alla “scala degli zinzuli”, una sequenza dinamica di piani traforati che sale sin sopra ai tetti e definisce il belvedere urbano da cui traguardare il campanile del Duomo; un interno/esterno che, all’occasione, delimita lo spazio pubblico, semi pubblico e gli alloggi universitari. Installazioni artistiche e apposite illuminazioni scenografiche valorizzeranno le terrazze e gli esterni.
Un landmark di una Lecce accogliente e competitiva, icona di contemporaneità.
Percorsi arredati ottimizzano il sistema dei corridoi e delle scale esistenti, migliorandone la prestazione con l’inserimento di un ascensore ad uso esclusivo; i nuovi collegamenti ad uso pubblico e semipubblico, baricentrici rispetto alle corti, trovano corrispondenza verticale con elementi autonomi, modulari removibili che arredano la corte e recuperano l’utilizzo delle terrazze in nuova dimensione urbana.
Arredi, stile, confort e efficienza si integrano con le soluzioni impiantistiche e di consolidamento; mobili minimali recuperano l’essenzialità delle celle con nuovi punti di vista che esaltano la geometria delle volte, la spazialità e le prospettive esterne dalle singole finestre; soppalchi e scale in carpenteria metallica, mobili a scomparsa e ballatoi si misurano con l’altezza e misurano lo spazio; una condizione di armonia che si ritrova nei ballatoi/librerie dei corridoi del piano superiore, una “biblioteca diffusa” di un sistema lineare che ingloba i sotto servizi e si connette alle sale lettura/studio/multimediale.
Allestimenti componibili garantiranno la flessibilità, la manutenzione e la gestione degli spazi ricreativi (foyer/caffetteria, mensa), installazioni artistiche e apposite illuminazioni scenografiche valorizzeranno le terrazze e gli esterni.