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“Nasco in terra d’Otranto, nel sud del sud dei santi. Tutta la terra d’Otranto è fuor di sè. Se ne è andata chissà dove. E’ un rosso stupendo la terra d’Otranto. Più bello del rosso di Siena o di altre terre consimili. E’ una terra nomade, gira su se stessa. A vuoto”. (Carmelo Bene).

 

Comprendere il territorio richiede molto di più che costruirlo.

Intensificare la percezione, disporsi all’ascolto, diviene condizione necessaria affinché il territorio si sveli a chi non lo vuole più subire ma attraversare…

Per noi interpretare il territorio rappresenta la risorsa dei nostri progetti.

TERRITORIO

Il nostro “ Genius Loci”:  il Salento, un punto di vista privilegiato.

“…nel sud del Sud dei santi”, la pianura cambia la visuale: i punti di vista diventano “infiniti”…; l’orizzonte gira a 360°…; ed anche la “capu gira”…; si passa al Mar Ionio…; si entra nel Mediterraneo…; con un percorso mirato il mare si espone dall’alba al tramonto….

Il paesaggio della campagna è ordinariamente straordinario…; le varie distese di ulivi sono testimonianza dell’operosità nel tempo e raccontano….

Questa condizione diventa il punto di partenza dei nostri progetti, delle scelte, determina il risultato finale.

IL SALENTO, suggestioni e fotogrammi di un territorio

COINVOLGERE E FAR PARTECIPARE

Pianificare un territorio per noi vuol dire coinvolgere i cittadini a partecipare nelle scelte di un progetto attraverso incontri – confronti in pubblica piazza, per dare voce alla piazza.

Cittadini, giovani, bambini e anziani sono la ragione degli incontri.
a VOI la responsabilità civica e morale di comunicare le vostre conoscenze, le necessità, i [bi]sogni e le aspettative
a NOI l’obbligo e il dovere di ascoltarle, rilevarle e farle divenire opportunità di progetto.

MATERIALI

Il paesaggio è disegnato dalle pietre.

“Dovunque si vada in Puglia, si vedono pietre che si aggregano, si cercano, si compongono, come se invece che pietre fossero calamite”. (Cesare Brandi).

La tradizione costruttiva è sempre legata al territorio e ai suoi materiali locali, alle tipologie costruttive, ma anche all’uso di colori specifici che derivano dalla terra.

Negli edifici in blocchi di tufo il colore evidenzia l’integrazione del costruito nel territorio circostante, la continuità fra il paesaggio e la sua antropizzazione. Il paesaggio artificiale si integra nella natura, rafforza la relazione fra l’uomo e il suo ambiente: il suo genius loci.

Le architetture assumono il colore del suolo che le ha generate.

LUCE

Quando si parla di luce non si può prescindere dal considerare i luoghi,  la loro esposizione, i territori e gli uomini che li abitano.

Una terra arditamente prolungata nel mare mediterraneo, caratterizzata da una forte esposizione al sole.

È facile intuire che la luce, il vento e il sole per noi diventano materiali da costruzioni al pari del mattone o della pietra.

 

“ La luce del sud forgia le forme e  determina il colore di ogni cosa su cui si posa e segna, con la sua ombra, l’immaginazione.  La luce che abbaglia sui muri bianchi della città, che fa socchiudere gli occhi e può accecare, che confonde le forme perché le rischiara, svelandone la vera natura”. (Roberto Cotroneo)

TIPOLOGIA

La casa a corte materializza una condizione sociale tipica del Mediterraneo, attraverso il suo rapporto tra dentro e fuori, diviene una cornice che raccoglie la qualità della luce e del suo colore, un fattore dominante del genius loci.

La tipologia a corte come innovazione sociale.

L’idea della corte come luogo per vivere e per lavorare nello stesso isolato permette di rigenerare le periferie col fine di migliorare la qualità della vita. La corte intesa in una nuova chiave contemporanea diviene condizione necessaria, di sviluppo sociale, rispetto alle nuove esigenze e stili di vita contemporanei e alla tutela dell’ambiente.

DETTAGLIO

All’interno della scatola muraria, l’utilizzo di doppi volumi e lo sfalsamento dei piani in relazione al soleggiamento e alla corte interna, crea “la casa nella casa”.

Il richiamo dei singoli elementi che pescano nell’ architettura vernacolare, ballatoi ringhierati, scale ad un’unica rampa, loggiati e mignani che caratterizzano le facciate non rappresentano un atteggiamento retrò dello stile ma sono in stretta relazione con  la distribuzione interna della corte garantendo la privacy delle singole unità abitative.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Le nostre realizzazioni si basano sul dialogo tra  il recupero delle tradizionali “buone pratiche” del costruire del territorio e l’uso di tecnologia sempre “a servizio” dell’architettura e non come condizione necessaria al raggiungimento della qualità dell’abitare.

In un clima temperato con una temperatura media annua che oscilla intorno ai 16-20 C°, le tecniche costruttive locali, l’orientamento rispetto ai venti e al sole, l’uso dei materiali con forte inerzia termica, il recupero delle acque piovane, hanno permesso di raggiungere il traguardo della sostenibilità senza ricorrere a soluzioni tecnologiche ed impiantistiche esasperate con il riconoscimento del Protocollo ITACA Puglia e disciplinato in base alle norme per l’abitare sostenibile, dalla legge 13/08 della Regione Puglia.