Recupero di un capannone industriale

Category
spazi polifunzionali
Tags
alfredo foresta, biotecnologie, Comune di Calimera, Gelesis, laura mazzei, Salento, tiziana panareo
About This Project

progetto preliminare

 

Recupero di un capannone industriale
per la nuova sede della società di biotecnologie Gelesis

 

Calimera, Lecce

 

Trasformare un anonimo capannone industriale in un nuovo centro ricerche dell’azienda Gelesis, società di biotecnologie, diventa occasione per riscattare il paesaggio della sciatta periferia con l’armonia del paesaggio naturale, delle esigenze ambientali e delle economie di scala.

 

Un opificio sgraziato, liberato dalle superfetazioni abusive e occasionali, recupera la sua geometria; una facciata strutturale in vetro libera le falde delle coperture e proietta il “mondo della ricerca”all’esterno; il doppio volume della hall definisce la corte interna aperta ai visitatori, agli uffici direzionali; la tradizionale separazione tra uffici si annulla in un  sistema armonioso di percorsi condivisi costantemente illuminati da luce naturale. La socializzazione è un elemento distintivo dell’azienda e del progetto.

Alle spalle delle grandi vetrate il nucleo direzionale, le aule di ricerca, gli uffici e i laboratori diventano il dentro e il fuori, fondale del giardino d’ingresso, caratterizzato da insolite alberature poste anche in cima al vecchio torrino.

I laboratori di produzione posti alle spalle, prevedono ingressi separati di carico e scarico e movimento merci, nel totale rispetto delle norme di sicurezza.

 

All’esterno il sistema a verde segna il passo delle finestre e scandisce il ritmo del piazzale d’ingresso ai visitatori. La vegetazione valorizza il disegno di architettura, con l’inserimento di piantumazioni che segnano nuovi cannocchiali prospettici che inquadrano la facciata; un giardino dell’arte dove poter alloggiare mostre temporanee secondo un superamento di “verde urbano” e un ritorno del concetto di “giardino” come armonia del costruito.

 

Un sistema crepuscolare aumenta e diminuisce la sua intensità luminosa artificiale in relazione al variare della luce naturale; un valore aggiunto che esalta l’effetto chiaro-scurale delle architetture presenti.